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  • Maggio 28, 2020

Gli effetti della cannabis

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Il consumo di marijuana light è un tema di particolare e attuale popolarità, data anche la spinta alla legalizzazione di produzione e commercio della cannabis legale con la normativa di recente emanazione (Legge n. 242/2016).

Cos’è la marijuana legale?

Una concentrazione del principio attivo della marijuana, il THC (Tetraidrocannabinolo), al di sotto dello 0,2% ne rendono legale l’utilizzo in Italia. In altri paesi, quali USA o altri Stati Europei, il valore soglia del THC si discosta talvolta di qualche unità dal limite dello 0,2% ma il criterio regolatore che accomuna le legislazioni è il medesimo. Essendo il THC un metabolita psicoattivo, questi agisce nel consumatore mediante il rilascio di dopamina, provocando euforia, alterazione delle percezioni sensoriali e disorientamento nel tempo e nello spazio. Tra l’altro, inconvenienti conseguenti a concentrazioni eccessive del THC, se appunto assunto in dosi non consone, possono manifestarsi sottoforma di ansia, paranoia e depressione.

COSA È IL CBD

Al contrario, il CBD (Cannabidiolo), compresente al THC nella composizione dei semi della cannabis legale, nelle sue foglie e nelle sue inflorescenze, ha molte proprietà a vantaggio di chi ne fruisce. Sono infatti accertati da autorevoli studi ed analisi scientifiche gli effetti antipsicotici, antiossidanti, antiinfiammatori, antidistonici e molti altri aspetti positivi nell’uso del cannabinoide, che saranno oggetto di prossimo approfondimento. L’azione analgesica del CBD viaggia in parallelo a quella psicoattiva del THC, contemperandone eventuali “side effects”, quali tachicardia, accelerazione della frequenza respiratoria o l’incremento della temperatura corporea. Pertanto, l’erba legale, consumata quindi secondo i livelli di THC consentiti dalla legge, comporta nel complesso unicamente i vantaggi rinvenienti dall’assunzione del CBD, quali distensione mentale e rinvigorimento fisico.

Il CBD e i suoi effetti

Senza presunzione di esaustività, si offre una panoramica delle potenzialità offerte dall’utilizzo dell’erba light. Molti dei benefici traibili dal consumo dei cannabinoidi, nelle dosi consentite per legge, costituiscono ancora area di indagine e di studio per molti cultori e ricercatori in ambito. I diversi punti di forza, di seguito enucleati, già individuano un’ampia gamma di considerevoli vantaggi.

Effetto tampone al THC

Agli effetti psicotropi che il tetraidrocannabinolo tende ad innescare nel consumatore, il CBD fa da contrappeso, mitigando eventuali attacchi di panico, tremori e agitazione provocati dalla controparte psicoattiva. L’assunzione dei due componenti in combinazione crea sinergia ed è sempre, quindi, da preferire il consumo congiunto di CBD e THC, quest’ultimo sempre entro i limiti ammessi per legge.

Effetto neuroprotettivo

Secondo diverse ricerche in ambito medico, l’assunzione di CBD con un discreto dosaggio ed in contrapposizione ad un basso contenuto di THC avrebbe effetto terapeutico anche contro alcuni disturbi da stress e comportamenti ossessivi compulsivi. Oltre ad attenuare i problemi legati all’ansia, il CBD sarebbe infatti un ottimo antipsicotico. Studi scientifici dimostrano che la somministrazione di CBD aiuta anche il trattamento di alcune patologie mentali, come nei casi di schizofrenia e bipolarismo.

Effetto antiepilettico

Seppure limitati a diverse esperienze empiriche, alcune cure sperimentali con il CBD riportano risultati alquanto promettenti in materia di epilessia, grazie alle proprietà anticonvulsivanti del cannabinoide.

Effetto miorilassante

Alcune varietà di marijuana anche con basso contenuto di CBD presentano comunque doti distensive per la psiche umana, tanto da risultare, sempre dai dati recentemente raccolti, utili come potenti analgesici per emicranie, nausea e dolori muscolari causati dal ciclo mestruale nelle donne.

Effetto antinfiammatorio

Tale azione è stata più volte riscontrata da parte dei consumatori di CBD colpiti da dolori e infiammazioni anche su base cronica. Ad esempio, sono emerse conseguenze positive dall’uso del cannabidiolo anche sulla pressione endooculare, con la conseguenza di ridurre la probabilità di incorrere in molte malattie dell’occhio. Sembrerebbe infatti che i cannabinoidi, come il CBD, siano in grado di alleviare il dolore grazie alla loro efficacia sul sistema endocannabinoide dell’essere umano, attraverso la creazione di legami con i recettori presenti nell’organismo. In particolare, il CBD agirebbe sul recettore CB1, generando effetto antinevralgico.

Effetto antiossidante

Sebbene sia un ottimo tranquillizzante, il CBD si contraddistingue anche per le sue proprietà ricostituenti. È infatti utile a ripristinare forze ed energie per il corpo grazie alla capacità di rafforzare il funzionamento metabolico dell’organismo, stimolando al contempo la rigenerazione cellulare. Un’ulteriore proprietà benefica sulle cellule cutanee è l’effetto antiacne del CBD, dato dall’azione inibitoria verso la sintesi lipidica nei tessuti. E ancora, un`azione contrastante il fenomeno dell` invecchiamento cutaneo dovuto ai radicali liberi, dato che chi assume CBD gode di apporti nutritivi e antiossidanti pari, se non superiori, a quelli recati all`organismo dai concentrati vitaminici del gruppo C ed E.

Effetto antitumorale

Sempre attraverso la logica dei legami instaurati con i recettori presenti nel corpo umano, i cannabinoidi inibiscono la proliferazione delle cellule maligne e la migrazione delle metastasi tumorali nell`organismo. I risvolti incoraggianti dell’impiego dei cannabinoidi in campo medico nella lotta ai tumori sono supportati ormai da prove scientifiche: nel 2007 un istituto medico di fama mondiale, sito in California, ha individuato nel cannabidiolo il potenziale per contrastare l’azione di propagazione delle metastasi del cancro al seno, promossa da un gene (Id-1).
È ormai praticato anche il ricorso a prodotti derivati dalla canapa legale per alleviare i disturbi e i dolori provocati dal trattamento chemioterapico.

L’erba light è legale in quasi tutta l’Europa

Avendo ripercorso buona parte dei vantaggi che l’organismo può trarre dall’uso di CBD, non bisogna dimenticare infine che il tutto ha ricevuto approvazione giuridica e che quindi non costituisce illecito dotarsi di cannabinoidi per uso proprio, osservando le indicazioni e i limiti imposti dalla legge. Inoltre, non occorre prescrizione medica per poter farne uso, non trattandosi di un farmaco. L’erba light costituisce a tutti gli effetti un prodotto legale in quasi tutta Europa, liberalizzato in commercio, facile da dosare e da assumere quindi in sicurezza.

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