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  • Maggio 25, 2020

Cime marijuana: quando risultano appiccicose

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Spesso e volentieri quando si parla della marijuana, una delle cose che vengono in mente riguarda il fatto che è appiccicosa.

Varietà appiccicose di cannabis

Prendendone in mano le foglie, cercando di trattarla per prepararla al consumo, l’erba tende a incollarsi, letteralmente, alle dita. E a quel punto diventa persino molto difficile riuscire a staccarla dalle stesse. Quando accade, però, non bisogna mica preoccuparsi. Si tratta di una particolarità della marijuana incredibilmente positive. Se, insomma, il consumatore nota che la marijuana si incolla alle dita, significa che l’erba stessa è di ottima qualità. Questo fattore della viscosità della marijuana è a sua volta collegato a vari aspetti della marijuana stessa e non è nemmeno un segreto che molte persone decidono di verificarne la qualità proprio in base alla sua viscosità.

In tutto questo si può anche determinare la freschezza della pianta. Difatti, più facilmente quest’ultima si attacca alla pelle e più fresca è. Non sono in molti a sapere che la freschissima marijuana, quella appena raccolta, si attacca alla pelle molto velocemente e con una forza anche abbastanza incredibile. Staccandola dalla cute diventa facile notare che sulla pelle permane invece una sostanza appiccicosa, che a sua volta fa denotare l’alta qualità della marijuana stessa.

I tricomi

Tutti coloro che se ne intendono di cannabis sanno bene che le infiorescenze pregiate sono anche quelle più appiccicose e il motivo è tanto semplice quanto banale. I tricomi di queste piante secernono vari oli essenziali e numerosi terpeni. Più tali sostanze vengono secrete e migliore è la qualità della cima. E proprio a questo tipo di sostanze si attribuisce il potere adesive della marijuana.

I tricomi, a loro volta, sono dei cristalli abbastanza piccoli che spesso si possono notare sulle foglie della marijuana. Tali cristalli possono avere delle funzioni particolarmente differenti. D’altro canto, i terpeni vengono secreti direttamente a partire dalle piante e hanno una sola funzione: cercano di contrastare la presenza dei parassiti vari. Qualora tali sostanze fossero presenti in delle concentrazioni particolarmente grandi, potrebbero rappresentare una serie di vari composti chimici. Proprio grazie a questi si può percepire il profumo della cannabis legale. Il potere appiccicoso dei terpeni è ai livelli massimi nelle prime settimane di fioritura della pianta. Proprio in questo periodo si procede alla raccolta della marijuana. E alcuni popoli riescono persino a sfruttare l’intero processo per la produzione di alcune determinate tipologie di hashish.

Erba legale secca Vs marijuana viscosa

Quando le cime vengono raccolte si procede alla loro essicazione. Durante questo tipo di procedure, l’erba diventa priva d’umidità e matura più velocemente. L’erba che sarà più viscosa (e talvolta la viscosità potrà restare addirittura anche dopo l’intero processo di essicazione) è anche considerata come quella migliore. Non a caso, viene preferita non solo dai consumatori abituali di marijuana, ma anche da quelli occasionali. Il motivo alla base di tale scelta è tanto semplice quanto banale: tali erbe contiene più sostanze stupefacenti che ne determinano l’intensità di azione. Un’elevata concentrazione di tricomi a sua volta comporta anche la comparsa di profumi e sapori incredibilmente deliziosi. Tuttavia, qualora le infiorescenze non venissero trattate adeguatamente, potrebbero anche risultare appiccicose per altri mille motivi. Per questo prima di precipitarsi ad acquistare la marijuana che al tatto risulta quella più appiccicosa sarà anche meglio valutare tutta una serie di altri fattori. Per esempio, potrebbe esserci stato un eccesso di umidità, che da un lato potrebbe creare una leggera appiccicosità e dall’altra distrugge comunque le proprietà intrinseche dell’erba legale.

E quando la marijuana è completamente secca?

L’erba non deve mai essere essiccata completamente e se le fosse verrebbe naturale pensare prima di ogni altra cosa a un errore svolto nella fase di essicazione. Anche in questo caso, però, non bisogna preoccuparsi subito, in quanto alcune varietà di cannabis sono un po’ secche a causa delle loro stesse specificità. Molti varietà di cannabis, difatti, per loro stessa natura non sono in grado di produrre abbastanza oli per risultare appiccicose. Tuttavia, per saper distinguere un’erba legale trattata adeguatamente in fase di essicazione da quella che, invece, semplicemente non riesce a produrre abbastanza oli bisogna conoscere almeno le varietà di base. Oppure affidare questo tipo di compito a coloro che si possono a tutti gli effetti considerare alla pari di veri e propri professionisti dell’ambito. Vale la pena anche ricordarsi che l’erba legale non viene usata solo per scopi creativi. Tutt’altro: nell’ultimo periodo si tratta anche di un validissimo materiale edile usato sempre di più nella creazione degli edifici di vario genere.

Non sono in molti a sapere che la marijuana rappresenta un materiale usato per l’isolamento acustico e quello termico. Le sue diverse specificità la rendono incredibilmente utilizzata in un gran ventaglio di settori, tant’è che al giorno d’oggi si tratta a tutti gli effetti di un materiale edile molto importante. Senza dimenticarsi di tutto ciò che concerne il grande vantaggio economico derivante da questo tipo di sostanza. Difatti, le specie secche di marijuana sono più economiche rispetto a quelle appiccicose. Questo, come abbiamo già chiarito, in gran misura dipende dal cambio della qualità: più una specie di marijuana è viscosa e meglio sarà la sua qualità durante l’utilizzo vero e proprio.

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