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  • Maggio 18, 2020

La cannabis come antidoto della sigaretta

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Un problema che c’è da sempre: il fumo di sigaretta. Le sigarette contengono tabacco ed altre 4000 sostanze, fra le quali ve ne sono 400 tossiche e 400 cancerogene per l’uomo, a fronte delle sole 3 indicate su di ogni pacchetto.
La sigaretta è notoriamente una delle principali cause di tumori, fra i quali in numero straordinario quelli all’apparato respiratorio, eppure è ancora molto diffusa fra utenti di tutte le età.

Si inizia solitamente da giovani, se non da giovanissimi, per trasgredire alle leggi sia dello Stato sia della società in generale, per sentirsi più grandi e per dimostrare agli altri di essere alla moda, per poi continuare anche dopo aver raggiunto la maggiore età poiché ormai il vizio è stato acquisito.
Non meravigliamoci: le sigarette spopolano fra grandi e ragazzini da sempre, nonostante l’evoluzione delle leggi statali che pongono la data di nascita sul codice fiscale come controllo dell’utenza.

Ad oggi, sono state aggiunte altre limitazioni che fino a qualche decennio fa sarebbero state impossibili da attuare: chi si ricorda quando si entrava all’interno di un bar per comprare un lecca lecca e c’erano uomini al bancone che sorseggiavano il caffè e contemporaneamente facevano un tiro di sigaretta? Oppure chi ricorda quella nube di fumo sotto lo schermo del cinema che difficilmente andava via fra la pausa del primo e del secondo tempo del film?

Oggi tutto questo è del tutto impensabile: non si può fumare giustamente nei luoghi chiusi, nei pressi di ospedali o nelle vicinanze di scuole.
Anche se il numero dei fumatori non è poi tanto cambiato, nonostante la scienza abbia fatto passi da gigante in merito alla scoperta delle patologie correlate, alle raccomandazioni dei medici e alle pubblicità progresso: la sigaretta rimane un must ancora per tantissime persone.

Ciò che ne deriva è un popolo drogato non di tabacco, ma di nicotina e di tutta quella seri di sostanze che gli vengono volutamente nascoste fra gli ingredienti delle sigarette.

Come si smette di fumare sigarette?

C’hanno fatto una serie infinita di libri e di linee guida sull’argomento: ci sono teorici che praticano l’astinenza graduale, con la diminuzione programmata del numero delle sigarette giornaliere; ci sono coloro che preferiscono metodi molto più drastici mostrando foto di polmoni consumate dal fumo; ci sono cerotti e medicinali di qualsiasi tipo che millantano di ridurre il desiderio di nicotina e di aiutare durante quel tragico periodo di astinenza.
Ma la domanda principale è: funzionano?
I pareri in merito sono tanti e piuttosto discordanti fra loro: alcuni sono riusciti a smettere di fumare sigarette per sempre, altri invece hanno solo fatto una pausa per poi riprendere anche peggio di prima, altri ancora hanno solo vissuto il periodo in cui hanno cercato di smettere come una delle più brutte torture mai vissute per poi abbandonarsi nuovamente al vizio come una liberazione.

La cannabis legale cosa è?

La cannabis legale, cioè quella priva del TCH che è la sostanza psicotica, è il nuovo trend del momento dal quale si possono trarre una serie di positività che non erano state considerate in precedenza. Bisogna sottolineare che ciò che segue si basa sulla sostanza legale, cioè su quella autorizzata dallo Stato e quindi che nulla ha a che vedere con quella reperibile al mercato nero.

La cannabis legale possiede all’interno una sostanza del tutto naturale, chiamata CBD, che oltre a non dare la benché minima dipendenza fisica (cosa che non si può assolutamente affermare per la nicotina), aumenta il rilassamento del corpo.
Rilassare il proprio corpo, in gergo si direbbe “distendere i nervi” anche nel senso più astratto, significa privare l’animo, il cervello ed il fisico di ansia, nervosismo, stress, che sono tutte sensazioni legate, fra le altre cose, all’astinenza da fumo di sigaretta.
Di conseguenza uno dei metodi migliori per smettere di fumare le sigarette, è quello di utilizzare l’erba legale.

La cannabis è un antidoto alla sigaretta tradizionale?

Sì, si può quindi parlare della cannabis come di un vero e proprio antidoto alla sigaretta tradizionale, perché elimina in modo del tutto naturale dal corpo gli stati ansiosi fisici e mentali legati alla mancanza di nicotina, favorendo la calma e la tranquillità.
Il CBD, che si può trovare anche sotto forma di olio (Olio CBD), non è una sostanza introdotta durante la lavorazione o l’essiccazione della cannabis legale, ma è normalmente prodotta dalla pianta stessa e, nonostante il suo sapore un po’ terroso, risulta avere potere calmante anche durante altri tipi di situazioni di stress.
Il danno derivante da una sigaretta di manifattura classica non è minimamente paragonabile a quello dato dalla cannabis legale, e non vi verificherà mai una dipendenza come nel caso della prima.

Poi, il primo passo per rinunciare alla nicotina è sempre dato dalla volontà personale, dalla scelta imprescindibile di superare il bisogno, ma con gli strumenti giusti la luce in fondo al tunnel può essere raggiunta. Basta provare e poi: a voi l’ardua sentenza!

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